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Archivio | Hyperpavese
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Archivio

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Attraverso le schede catalografiche è possibile accedere alle immagini digitalizzate degli originali conservati presso il Centro Studi "Guido Gozzano - Cesare Pavese".

Si ricorda agli studiosi che l'utilizzo delle carte dell'archivio è rigidamente sottoposto alla legislazione vigente sulla tutela della proprietà letteraria. I permessi di pubblicazione devono essere richiesti al Centro Studi “Guido Gozzano - Cesare Pavese”, alla Casa Editrice Einaudi e agli eredi dello scrittore. Copia (cartacea o digitale) della pubblicazione deve essere consegnata al suddetto Centro Studi.

L'archivio di Cesare Pavese

Nel luglio del 1984 le nipoti di Cesare Pavese, Cesarina Sini e Maria Luisa Sini Cossa, ottemperando a una precisa volontà della madre, Maria Pavese Sini, sorella di Cesare, affidarono in comodato al Centro le carte possedute; esse andarono così a costituire il Fondo Sini (circa 6000 carte). L'archivio dello scrittore è stato in seguito completato con l'acquisizione dei manoscritti custoditi dalla Casa Editrice Einaudi (Fondo Einaudi, circa 7000 carte). Si tratta di due fondi complementari che documentano il percorso artistico dello scrittore, dall'apprendistato degli anni giovanili (1923-1930) alle mature prove di poesia e di narrativa. Tutto il materiale è diventato negli anni oggetto di un sistematico lavoro di catalogazione e descrizione archivistica. Le carte dell'autore (carte giovanili, taccuini, poesie, racconti, romanzi, saggi, diari, appunti vari) sono state siglate e numerate, oltre che collocate in camicie e faldoni idonei alla conservazione (i medesimi, per altro, usati dall'Archivio di Stato di Torino nel lavoro di ordinamento dell'archivio storico della Casa Editrice Einaudi). Ai faldoni che contengono unicamente carte di Cesare Pavese, vanno aggiunti altri 350 fascicoli, sempre provenienti dall'Einaudi, contenenti lettere o appunti vari di amici e interlocutori dello scrittore. Come è regolarmente accaduto negli ultimi anni, a seguito della significativa attività di ricerca e promozione condotta dalla direzione del Centro, anche di recente si sono verificate donazioni di libri e carte da parte di privati. Si segnala in particolare quella degli eredi di Bianca Garufi.

Storia archivistica

Italo Calvino e Lorenzo Mondo, dopo la morte dello scrittore, operarono una prima organizzazione del materiale (carte e libri), per altro già parzialmente ordinato dallo stesso Pavese. Il riordino delle carte è poi proseguito grazie al lavoro di Attilio Dughera prima, di Rossella Ferrero e di Rossella Lajolo poi. A partire dal 1998 Anna Piccirilli e Silvia Savioli si sono occupate di inventariare e descrivere le carte relative ai racconti dello scrittore; tale lavoro è stato poi riversato nel 2002 nell'applicativo Guarini Archivi, programma con cui è stato possibile continuare in modo sistematico l'ordinamento dell'intero archivio. Una prima parte di catalogazione e schedatura delle carte è terminata nel 2004, data dalla quale si è resa accessibile la consultazione on-line dei fondi dell'archivio, grazie a Guarini-Web (http://www.regione.piemonte.it/guaw/MenuAction.do). Contemporaneamente il Centro Studi ha aderito all'ambizioso progetto di realizzare un portale degli Archivi Letterari del 900, progetto coordinato dall'Università di Firenze; in esso sono confluiti i dati, oltre che del nostro Centro, anche dell'Archivio Palazzeschi (Università di Firenze), degli Archivi Rodocanachi e Fracchia (Università di Genova), degli Archivi letterari del Novecento (Università "La Sapienza" di Roma). L'integrazione dei dati e il confronto con questi altri archivi italiani sono ora facilmente fruibili collegandosi al sito http://www.ad900.it.

Circa i libri, quelli provenienti dalla famiglia (Fondo Sini) ammontano a 65 e documentano studi e letture del periodo giovanile; il Fondo Einaudi, invece, comprende i volumi custoditi dallo scrittore e da lui consultati presso l'ufficio della Casa Editrice Einaudi. Si tratta di circa un migliaio di volumi, di cui si sono da poco conclusi il condizionamento e l'inventariazione.

Digitalizzazione e conservazione

Spesso studiosi di ogni parte del mondo si rivolgono al Centro Studi per poter vedere fisicamente le carte di Cesare Pavese: il progetto di digitalizzazione delle carte dell'autore è nato proprio per venire incontro a questa esigenza di diffusione e valorizzazione del patrimonio archivistico, senza venir meno al dovere fondamentale di un archivio letterario, cioè quello di tutelare i documenti rispetto ai possibili danni dell'usura e del tempo. Sostenuto nei costi e nell'assistenza tecnica dalla Regione Piemonte, nell'ambito del più ampio progetto della Biblioteca Digitale Piemontese, questo progetto ha consentito l'acquisizione delle immagini di tutte le carte dello scrittore, ora finalmente disponibili in questa sede a coloro che siano interessati a sfogliare o studiare gli autografi di Cesare Pavese.

Sui libri è stato avviato il lavoro di digitalizzazione dei dati sensibili e delle pagine con appunti e segni di lettura. A tutt'oggi i volumi oggetto dell'intervento sono stati 186, per un totale di 10.050 immagini. Si precisa che tale intervento costituisce una prima fase dei lavori di digitalizzazzione dei libri di Cesare Pavese. Affinché il lavoro diventi uno strumento fondamentale per la salvaguardia del patrimonio lasciatoci dallo scrittore, oltre che un punto di riferimento del tutto inedito per gli studiosi pavesiani, è indispensabile poter completare il progetto attraverso l'acquisizione di nuove risorse.

Descrizione dei fondi

Il Fondo Sini è costituito da due serie: Carte d'autore e Iconografia. Le carte d'autore si articolano in cinque sottoserie, tre fascicoli e due unità d'autore secondo il seguente schema:

Il Fondo Sini è costituito da due serie: Carte d'autore e Iconografia. Le carte d'autore si articolano in cinque sottoserie, tre fascicoli e due unità d'autore secondo il seguente schema:

Carte d'autore:

  • API: manoscritti e dattiloscritti dei racconti e dei romanzi
  • APII: manoscritto di Primo Amore
  • APIII: manoscritti e dattiloscritti delle poesie
  • APIV: Il mestiere di vivere e appunti sparsi
  • APV: quadernetti, rubriche di appunti, manoscritti e dattiloscritti di traduzioni
  • APVI: traduzioni scolastiche dai classici greci
  • APVII: quadernetti, rubriche di appunti, manoscritti e dattiloscritti di traduzioni
  • APVIII: appunti e note linguistiche
  • APIX: il quaderno del confino e lettere autografe
  • APX: gli scritti giovanili.

Iconografia:
22 fotografie provenienti dall'archivio privato della famiglia Sini.

Il Fondo Einaudi, ben più complesso e articolato, è suddiviso in tre sottofondi, a loro volta costituiti da serie, sottoserie, fascicoli e unità, secondo il seguente schema:

- Sottofondo Carte d'autore: FE 1: Giovanili, poesie; FE 2: Giovanili, prose scolastiche; FE 3: Giovanili, poesie e prose; FE 4: Giovanili, Ciau Masino; FE 5 A: Poesie I; FE 5 B-C: Poesie II; FE 6: Poesie III; FE 7: Racconti I; FE 8: Racconti II; FE 9: Racconti III; FE 10: Racconti IV; FE 11: Racconti V; FE 12: Dialoghi con Leucò e Saggi letterari; FE 13: Romanzi I; FE 14: Romanzi II; FE 15: Romanzi III; FE 16: Romanzi IV ; FE17: Dialoghi con Leucò e Saggi letterari; FE18: Dialoghi con Leucò e Saggi letterari; FE 19: Varie, editoriali ; FE 20: Varie, cinema e radio; FE 21: Traduzioni.

- Sottofondo Corrispondenza: FE 23: Epistolario; FE 32: corrispondenza personale; FE32: corrispondenza varia (enti, editori, riviste). Per ragioni di privacy la sezione FE 32 non è consultabile on line.

-Sottofondo Miscellanea: FE 22-31: Altre carte; FE 33: Recensioni a opere di Cesare Pavese (di prossima digitalizzazione); FE 34: Appunti di Italo Calvino (di prossima digitalizzazione).